attività
RITROVAMENTO POZZO ANTICO CASTELLO
La squadra indaga per conto del proprietario di un castello piemontese, calandosi in un antichissimo pozzo.
a voi alcuni estratti video:
Nel pozzo ritroviamo materiale antico, corni per la polvere da sparo (video sotto) adibiti a fucili ad avancarica ed altro materiale che non abbiamo il permesso di documentare.
INDIVIDUAZIONE BOMBE INESPLOSE
Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti sulle città italiane furono massicci e devastanti, la Sors è stata ingaggiata per indagare in zone densamente popolate della città di Torino, a fronte del fatto che potrebbero esserci (e spesso sono state riscontrate) bombe inesplose e pericolosissime,compito della squadra è indagare, individuarle e denunciarle alle competenti autorità militari, tutto ciò permette di mettere in sicurezza la zona e disinnescare o fare brillare gli ordigni.
Il documento sottostante ci ha permesso di rilevare le zone maggiormente colpite e di affinare quindi l’indagine.
Si tratta di documentazione archivistica risalente a quegli anni e che certifica il numero di bombe sganciate, quelle esplose, quelle inesplose e gli incendi provocati.
Presentiamo sotto la relazione sfogliabile :omettiamo ( per evidenti motivi di privacy ) nomi e luoghi.
Provvediamo ad inserire la normativa relativa al rischio bellico :
Valutazione del rischio da ordigni bellici inesplosi: dal CNI le linee guida per indirizzare gli approcci e i comportamenti dei coordinatori della sicurezza in fase di progettazione
Durante le due guerre mondiali sul nostro territorio nazionale sono state sganciate circa 378.900 tonnellate di bombe e ad oggi si contano ancora circa 15.000 tonnellate di ordigni inesplosi!
Il CNI, con la circolare n.69 del 26 maggio 2017, fornisce le linee guida per la valutazione del rischio da ordigni bellici inesplosi, finalizzate ad indirizzare gli approcci dei coordinatori della sicurezza in fase di progettazione (CSP) riguardo all’obbligo di valutazione del rischio derivante dal rinvenimento di ordigni bellici inesplosi.
Il documento, che recepisce quanto previsto dal Titolo IV del dlgs 81/2008, introduce un insieme di raccomandazioni sviluppate sulla base delle conoscenze disponibili, allo scopo di rendere appropriato l’approccio e il comportamento del CSP, che a partire dal 26 giugno 2016 ha l’obbligo di valutare il rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi .
I contenuti delle linee guida sono i seguenti:
- riferimenti normativi
- campo di applicazione
- le figure coinvolte
- ruoli e responsabilità
- contenuti minimi del PSC
- analisi preliminari: storica, documentale e strumentale
- costi della sicurezza
Campo di applicazione
La valutazione del rischio inerente la presenza di ordigni bellici inesplosi deve intendersi riferita alle attività di scavo, di qualsiasi profondità e tipologia, come espressamente previsto dall’art. 284 del d.lgs. n. 81/2008.
Le figure coinvolte
Le figure coinvolte nella valutazione del rischio, ognuna con ruoli e responsabilità differenti, sono:
- Committente: il soggetto per conto del quale l’intera opera viene realizzata, titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell’appalto
- Responsabile dei lavori: soggetto che può essere incaricato dal committente per svolgere i compiti ad esso attribuiti
- Coordinatore per la Progettazione della Sicurezza (CSP): soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, della redazione del PSC, comprensivo della valutazione del rischio di ritrovamento di un ordigno bellico
- Impresa specializzata: impresa in possesso dei requisiti di cui all’articolo 104, comma 4-bis, del dlgs 81/2008 in possesso di adeguata capacità tecnico – economica, che impiega idonee attrezzature e personale dotato di brevetti per l’espletamento delle attività relative alla bonifica sistematica e che risulta iscritta in un apposito albo istituito presso il Ministero della difesa.
- Reparto Infrastrutture competente per territorio
- Responsabile del Procedimento amministrativo: Il Responsabile del Procedimento amministrativo connesso con il rilascio del Parere Vincolante e delle Prescrizioni Tecniche, la sorveglianza e la verifica di conformità del Servizio di Bonifica Bellica
Contenuti minimi del PSC in riferimento alla valutazione del rischio ordigni bellici
L’attività di valutazione del rischio effettuata dal CSP deve essere inserita nel PSC (piano di sicurezza e coordinamento).
Come prima cosa bisogna valutare il rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi, dopodiché, qualora tale rischio non sia escludibile, il CSP procederà a segnalare al Committente la necessità di attivare la bonifica degli ordigni bellici.
Le fasi per la valutazione del rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi sono le seguenti:
- analisi storico
- analisi documentale
- analisi strumentale
- valutazione della possibilità che i danni derivanti da eventuale esplosione siano limitati alle zone di intervento o possano propagarsi alle aree limitrofe
Gli esiti delle analisi dovranno essere correlati alle lavorazioni di scavo previste per la realizzazione dell’opera ed alla presenza di preesistenze antropiche (fondazioni, cisterne, condutture, ecc).
Stima dei costi della sicurezza
L’attività di localizzazione e bonifica di ordigni bellici mediante ricerca superficiale e profonda non rientra tra i costi della sicurezza, ma costituisce una voce di lavorazione, soggetta a ribasso.
Nell’ambito del PSC, i costi della sicurezza, riferiti a tutta la durata delle operazioni di bonifica, vanno invece stimati tra quelli previsti dall’Allegato XV punto 4.1 del dlgs 81/08, considerando, in via sintetica e non esaustiva, le seguenti attività:
- recinzione specifica per l’area o le aree oggetto di bonifica
- servizi igienico-assistenziali per l’impresa di bonifica
- segnaletica di sicurezza
- caratteristiche particolari degli accessi di cantiere per consentire l’ingresso di macchinari particolari necessari all’attività di bonifica
- attrezzature per primo soccorso, mezzi estinguenti, servizi di gestione delle emergenze necessari durante l’attività di bonifica anche in relazione al livello di cantierizzazione generale dell’area
- dispositivi di protezione individuale e collettiva necessari per l’accesso all’area di bonifica
In relazione ai costi della sicurezza riferiti alle interferenze, si sottolinea che, una volta valutata come necessaria, la bonifica preventiva costituisce parte preliminare ed integrante delle attività di cantierizzazione e propedeutica ad ogni ulteriore attività lavorativa.
ESPLORAZIONE CASTELLO ZONA VERSAILLES
La Sors ispeziona l’area di un antico castello francese, dopo 4 giorni di ricerche riusciamo ad individuare resti antichissimi e probabilmente precristiani, sotto la fondazione del castello.
Di seguito, la visione aerea dell’area
IN MISSIONE NELLE FILIPPINE
Un breve documentario della nostra missione nelle Filippine, alla ricerca di oro occultato dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale
INDAGINE BASILICA DI LOMELLO
La SORS e la scoperta sotto la Basilica:
La basilica di Santa Maria Maggiore si trova a Lomello, in provincia di Pavia, ed è una delle più interessanti testimonianze architettoniche del cosiddetto romanico lombardo, segnato profondamente dall’influenza oltralpina dell’architettura ottoniana. In Italia è la chiesa con le volte a crociera più antiche (quelle solo sulle navate laterali, segno di un periodo di transizione).
Tra i pochi dati che possono riferirsi con certezza alla fase attualmente ancora esistente della basilica possiamo annoverare il privilegio di papa Pasquale II, datato 22 agosto 1107, con il quale si autorizza il parroco di Santa Maria a portare la mitria ed il pastorale, e gli si conferisce il potere di conferire alcuni ordini minori.
La chiesa fa parte di un complesso con battistero che fu costruito tra il 1025 e il 1040 secondo le tesi del Porter.
Nello sfogliabile sottostante, la relazione dettagliata